PIN in pensione. Debutta lo SPID un passo in più verso la digitalizzazione del nostro paese
L’INPS dal 1° ottobre sostituisce il PIN con lo SPID per
tutti i servizi on line. Dal primo ottobre 2020 l’Istituto nazionale di
previdenza sociale non rilascerà più il pin dispositivo come credenziale per
accedere ai servizi, al suo posto verrà utilizzato lo SPID, il Sistema pubblico
di identità digitale già in uso per accedere a tutti i servizi telematici della
PA in primis INPS, INAIL, Agenzia delle Entrate, Regioni e Comuni.
Per richiederlo, basta collegarsi al sito internet del
Governo www.spid.gov.it e compilare il modulo con i propri dati. Quando la
procedura sarà stata accettata, il richiedente dovrà recarsi in un ufficio
postale per completare la seconda parte della richiesta con pochi e facili
passaggi.
Ecco cosa succederà alla data del primo ottobre come inizio
della transizione.
• Non
saranno più rilasciati nuovi PIN INPS;
• i PIN già
in possesso degli utenti conserveranno la loro validità e potranno essere
rinnovati alla naturale scadenza fino alla conclusione della fase transitoria;
• i PIN INPS
viene mantenuto per gli utenti che non possono avere accesso alle credenziali SPID,
come ad esempio i minori di 18 anni o i soggetti extracomunitari.
• Il PIN
dispositivo sarà mantenuto per gli utenti che non possono avere accesso alle
credenziali SPID (es.: minorenni, persone senza documenti di identità italiana
e soggette a tutela, curatela o amministrazione di sostegno, e per i soli
servizi loro dedicati).
L’identità SPID è costituita da credenziali (nome utente e
password) che vengono rilasciate all’utente e che permettono l’accesso a tutti
i servizi online.
I tre livelli di sicurezza
Lo SPID presenta tre livelli di sicurezza:
1. il primo
livello permette di accedere ai servizi online attraverso un nome utente e una
password scelti dall’utente
2. il secondo
livello, necessario per servizi che richiedono un grado di sicurezza maggiore,
permette l’accesso attraverso un nome utente e una password scelti dall’utente,
più la generazione di un codice temporaneo di accesso (one time password).
3. il terzo
livello, oltre al nome utente e la password, richiede un supporto fisico (es.
smart card) per l’identificazione.
I gestori abilitati per il rilascio dello SPID si sono
impegnati per fornire gratuitamente le credenziali di primo e di secondo
livello, che servono per autorizzare la maggior parte delle operazioni. È
comunque prevista una fase di transizione in cui si potrà continuar ad usare il
pin fino al periodo di scadenza.
In caso di perdita delle credenziali è sempre possibile
recuperarle collegandovi al vostro gestore e attivando la procedura di recupero.
Il passaggio dal PIN INPS allo SPID va nel senso della
semplificazione (un’unica identità digitale per tutti i servizi della PA),
consentirà all’istituto di cogliere nuove opportunità per abilitare servizi
inediti che richiedano una maggiore affidabilità nella fase di riconoscimento
dell’utente (firme digitali, pagamenti, ecc.).
Le modalità e i termini dello switch-off verrà annunciata da
una “capillare campagna di comunicazione” per informare i cittadini
dell’evoluzione, attraverso i social network, nonché attraverso la
distribuzione di materiale informativo (brochure e locandine) presso le proprie
Strutture territoriali, gli intermediari autorizzati e gli stakeholders
dell’Istituto.