«L’intelligenza artificiale o I.A. (dalle iniziali delle due parole, in italiano), è una disciplina appartenente all’informatica che studia i fondamenti teorici, le metodologie e le tecniche che consentono la progettazione di sistemi hardware e sistemi di programmi software capaci di fornire all’elaboratore elettronico prestazioni che, a un osservatore comune, sembrerebbero essere di pertinenza esclusiva dell’intelligenza umana.» (cit.: Marco Somalvico)
Le radici di questa disciplina risalgono al XVII° secolo, ma la nascita ufficiale risale al 1956 nel corso di un convegno al Dartmouth College, nel New Hampshire al quale presero parte alcune delle figure di spicco del nascente campo dello sviluppo di sistemi intelligenti.
Negli anni a seguire lo sviluppo dell’I.A. andò avanti fra successi e insuccessi. Nel 2017 nel corso di un convegno di esperti mondiali di I.A., promosso dal Future of Live Institute, venne redatto un vademecum con 23 principi (i principi di Asilomar), stilato per affrontare le problematiche etiche, sociali, culturali e militari dell’ IA.
Nell’ aprile del 2019, anche l’Unione Europea ha elaborato il suo Codice Etico, che contiene le linee guida su utilizzo e sviluppo di sistemi di Intelligenza Artificiale.
CAMPI DI APPLICAZIONE
I campi di applicazione dell’intelligenza artificiale sono vari nella medicina, nel mercato azionario, nella robotica, nella ricerca scientifica e perfino nei giocattoli. In alcune applicazioni, l’intelligenza artificiale si è radicata a tal punto all’interno della società o dell’industria da non essere più percepita come intelligenza artificiale.
Anche nel campo dell’informatica stessa, molte soluzioni sviluppate originariamente per rispondere a problemi o necessità dell’intelligenza artificiale sono state adottate da altre discipline e non vengono più considerate parte dell’intelligenza artificiale. In particolare: time-sharing, interprete (informatica), interfaccia grafica, mouse, la struttura dati lista concatenata, la programmazione funzionale, la programmazione simbolica, la programmazione dinamica e la programmazione orientata agli oggetti.
Ma contrariamente a quello che si può pensare l’intelligenza artificiale
viene usata anche nel quotidiano. Ad esempio, i vari strumenti di riconoscimento vocale che vengono regolarmente utilizzati, dagli smartphone ai sistemi di sicurezza, si basano su algoritmi tipici dell’Intelligenza Artificiale, in particolare quelli relativi all’apprendimento automatico.
Molto usato anche nel settore automobilistico. I veicoli in grado di muoversi nel traffico senza pilota sono oggi qualcosa che va oltre la sperimentazione, anche se il loro utilizzo è limitato solo a determinati settori e situazioni.
Molto sfruttate, invece, tutte quelle applicazioni che fanno uso della logica Fuzzy, che permettono di realizzare sistemi di cambi di velocità in auto a guida semi-autonoma.
Molti progetti di intelligenza Artificiale sono utilizzati soprattutto nell’ ambito della programmazione di giochi, dagli scacchi al backgammon.
Utilizzata nel mercato azionario, nella medicina e nella robotica e per migliorare molti
Il futuro dell’Intelligenza Artificiale
L’evoluzione tecnologica già in passato ha portato a sostituire la mano d’opera umana con macchine e computer che, in maniera più rapida e soprattutto più economica, sono stati utilizzati in diversi settori.
Con l’uso massivo dell’Intelligenza Artificiale sarà possibile perdere ulteriori posti di lavoro ma è anche vero che si apriranno sempre più strade per la realizzazione di nuove tipologie di figure professionali.
La direzione non è ancora ben delineata ma porterà sicuramente ad una revisione sia culturale che industriale.